La Commissione Regionale per il Servizio Trasfusionale (CRST) è stata istituita con la Legge Regionale n. 65 del 15 novembre 1994, ha un mandato triennale e viene rinnovata nella sua composizione con decreto del Direttore Generale Area Sanità e Sociale. Le principali funzioni di tale organismo sono di natura consultiva e di indirizzo in materia trasfusionale, in particolare nella formulazione di indicazioni e proposte utili ai fini dell’ottimizzazione del sistema trasfusionale veneto.
Le figure rappresentate all’interno della CRST comprendono l’Assessore alle Politiche Sanitarie (che la presiede), il Direttore Generale Area Sanità e Sociale, il Responsabile del CRAT, 1 Docente Universitario esperto in Ematologia e Trasfusione, 1 rappresentante delle Direzioni Aziendali delle Aziende Ulss e Ospedaliere della Regione, 3 Direttori di SIT, 6 Rappresentanti di Associazioni e Federazioni donatori volontari sangue, 1 Rappresentante Associazione Donatori di Midollo Osseo, 1 Rappresentante Associazione Emopatici.
La Commissione viene di norma convocata negli ultimi mesi dell’anno, a cura dell’Assessorato alle Politiche Sanitarie, al fine di un positivo confronto in merito al documento di programmazione. Il CRAT presenta infatti il Piano di autosufficienza (emocomponenti e plasma), entro la fine dell’anno per l’anno successivo, all’Assessorato alle Politiche Sanitarie, che si avvale, con funzioni consultive, della CRST. L’Assessorato, con parere favorevole della CRST, adotta le scelte di programmazione, che il CRAT struttura, definisce, articola nel dettaglio e trasmette alle Aziende ULSS e Ospedaliere della Regione, affinché acquisiscano l’informazione degli obiettivi assegnati ed operino di conseguenza.