Il Coordinamento Regionale per le Attività Trasfusionali (CRAT) è una struttura tecnica della Regione del Veneto che garantisce lo svolgimento delle attività di supporto alla programmazione regionale in materia di attività trasfusionali e di coordinamento e controllo tecnico-scientifico della rete trasfusionale regionale, in collegamento con le indicazioni del Centro Nazionale Sangue (CNS) ed in conformità a quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 13 ottobre 2011 n. 206 relativo a “Caratteristiche e funzioni delle Strutture regionali di coordinamento (SRC) per le attività trasfusionali”. Le funzioni assegnate al CRAT concernono il coordinamento del sistema trasfusionale nell’ottica dell’omogeneizzazione e standardizzazione organizzativa, utilizzando il modello dipartimentale definito dal 4° Piano Sangue, la verifica del raggiungimento degli obiettivi indicati dalla Regione per lo sviluppo del DIMT; l’assicurazione, nell’ambito regionale complessivo e presso le singole realtà aziendali, della regolare erogazione dei LEA di natura trasfusionale assegnati alle strutture sanitarie deputate alla raccolta, alla produzione di emocomponenti e alle attività clinico-assistenziali connesse, attraverso i criteri della programmazione; la quantificazione delle risorse finanziarie a ciò finalizzate (FRAT) da assegnare ai DIMT per le attività produttive e assistenziali. Il CRAT svolge inoltre attività di coordinamento del sistema sangue regionale in tutti gli ambiti definiti dalla normativa vigente in materia di attività trasfusionali, al fine di garantire il costante perseguimento degli obiettivi di sistema e rendere omogenei i livelli di qualità, sicurezza, standardizzazione e appropriatezza in medicina trasfusionale su tutto il territorio regionale.
Le funzioni e i compiti assegnati al CRAT sono stabiliti nel dettaglio dalla DGR n. 4166/2007.
Link a: DGR n. 4166/2007