La donazione è un atto volontario, responsabile, anonimo, non remunerato (in attuazione del principio fondamentale della gratuità del sangue e dei suoi componenti) grazie al quale la risorsa insostituibile del sangue e dei suoi componenti viene resa disponibile, in condizioni di sicurezza e tutela massime, per i pazienti in stato di necessità.
Chi sceglie di diventare un donatore compie un atto prezioso ad alto valore etico e solidaristico, si mantiene in buona salute adottando uno stile di vita sano, trovando piena soddisfazione non solo nella serenità fisica ma anche in quella dello spirito, dando spontaneamente il proprio aiuto a chi ne ha bisogno. Un donatore si definisce periodico quando si reca per più di due volte presso una struttura trasfusionale per rinnovare l’atto della donazione: l’obiettivo del Sistema Trasfusionale, grazie alle sinergie con le Associazioni e Federazioni del volontariato, è di fidelizzare la maggior parte possibile di donatori periodici.
La donazione è una procedura controllata e sicura: tutti i materiali del circuito del prelievo sono sterili e vengono utilizzati una sola volta, nella massima garanzia della tutela del donatore e della corretta preservazione del suo prezioso dono.
Un medico o un infermiere professionale effettua il prelievo dal donatore disteso su di una poltrona-lettino: dopo un’accurata disinfezione della cute, viene inserito l’ago in una vena e il sangue viene fatto scendere dal donatore alla sacca di raccolta, che è posizionata in basso rispetto al donatore.
Per la protezione del ricevente e per monitorare lo stato di salute del donatore, viene eseguita su ogni unità di sangue raccolta una serie di esami, tra cui si ricordano a titolo di esempio la ricerca anticorpi anti HIV o anti HCV, la ricerca dell’antigene di superficie del virus dell’epatite B, oltre a Emocromo, Ferritinemia, ALT, ecc. (per il donatore).